Cenni alla produzione artistica

La prima fase artistica di Carol Rama, che si sviluppa tra gli anni Trenta e Quaranta, è segnata da acquerelli caratterizzati da eleganti composizioni cromatiche e formali, affiancati da dipinti a olio ricchi di materia.
In queste opere emergono soggetti insoliti e provocatori: nudi femminili, a volte con corpi amputati, adagiati su letti di contenzione o sedie a rotelle, dentiere, animali, scarpe e parti anatomiche. Questi elementi, estrapolati dai ricordi personali di Carol, vengono tradotti in disegni dal linguaggio crudo e sfrontato, tanto anacronistici per l’epoca da risultare quasi inaccettabili. Non a caso, il primo nucleo di acquerelli fu presentato al pubblico solo nel 1979, in una mostra personale alla Galleria Martano di Torino.

Nel 1951 l’artista si avvicina all’astrattismo e per alcuni anni aderisce al Movimento Arte Concreta (MAC) torinese, l’unico movimento artistico a cui partecipa in tutta la sua lunga carriera. Durante questa fase, la figurazione scompare, sostituita da una geometria astratta e rigorosa, basata sulla ripetizione di moduli pittorici.

Negli anni Sessanta la sperimentazione di Carol Rama si orienta verso l'informale, portando alla creazione di tele su cui applica materiali inusuali come occhi di bambole, fili d'acciaio, unghie di animali e siringhe. Questi lavori, definiti bricolage dal poeta e amico dell’artista Edoardo Sanguineti, segnano una fase di grande innovazione.

Nel 1970 si apre un importante capitolo nella produzione di Carol Rama. Per tutto il decennio, l'artista si dedica esclusivamente all'impiego di camere d'aria di biciclette usate, un materiale capace di esercitare su di lei una forte attrazione.

A partire dagli anni Ottanta Carol attinge dal repertorio del passato mescolando soggetti e tecniche in formule sempre nuove, contraddistinte da una raffinata eleganza formale.
Risalgono invece alla metà degli anni Novanta disegni, quadri e incisioni riferiti alla vicenda del cosiddetto “morbo della mucca pazza”.

L’ultima opera conosciuta è datata al 2007.

Photo Stefan Giftthaler